Praticamente tutto, tranne... il colore.
A partire dal nome: proprio a tutela del consumatore, la legge non permette di usare il termine "latte" per qualcosa che latte non è, come le bevande vegetali alla soia, al riso, alla avena, ecc…, ma si deve usare appunto la denominazione “bevande vegetali”. Uniche eccezioni permesse sono il latte di mandorla e il latte di cocco, perché tradizionalmente chiamati così. Dal punto di vista nutrizionale sono molto diverse perché da una parte non contengono colesterolo e (ovviamente lattosio), ma dall’altra la loro composizione di proteine e grassi è ben lontana da quella del latte. Unica bevanda con un tenore proteico assimilabile al latte è quella alla soia. A volte viene aggiunto zucchero, spesso vitamine e minerali, tra i quali il calcio, che tuttavia non ha la stessa biodisponibilità di quello del latte. Insomma, tutte ottime bevande, ma non sono latte!
Vedi anche:
Latte e derivati