Si possono avere sia danni acuti sia cronici.
L'alcol è una sostanza tossica, psicotropa ed estranea al nostro organismo. Provoca una vera e propria intossicazione che può essere acuta o cronica. Un’ingestione di grandi quantità di alcol può provocare un’intossicazione acuta che, a seconda della quantità, può mettere a serio rischio la salute. Ma anche un consumo più modesto ma protratto nel tempo è collegato a oltre 60 patologie, tra le quali gastrite, cirrosi epatica e diversi tumori, oltre che ad un inutile aggravio calorico. La più temibile patologie legata ad un consumo cronico, anche di piccole quantità di bevande alcoliche è il cancro: anche solo un bicchiere di vino, o lattina di birra, o bicchierino di superalcolico (12 grammi) al giorno, per tutti i giorni, può aumentare nel tempo il rischio di ammalarsi di cancro di vari organi, soprattutto quelli che ricevono le maggiori quantità perché sedi di transito (prime vie aeree e digestive) o di metabolismo (fegato), ma anche organi lontani come la mammella corrono un rischio aumentato. È per questo motivo che oggi quel consumo di alcol che fino a qualche anno fa si definiva moderato, o responsabile, viene meglio definito come consumo a basso rischio e sottolinea che nessuna modalità di consumo è esente da rischio, che sarà tanto minore quanto minore sarà la quantità consumata.