Accedi  |  Seguici su   Facebook  Instagram

L'alimentazione degli adolescenti

Poiché è caratterizzata da rapidi cambiamenti fisiologici, l'adolescenza è un'età particolarmente delicata anche da un punto di vista nutrizionale. L'accrescimento è il primo e più evidente di questi cambiamenti. Proprio all'ingresso in questa età, intorno ai 12 anni per le ragazze e intorno ai 13 per i ragazzi, l'accrescimento è particolarmente rapido: soprattutto in questo momento, un'alimentazione inadeguata può compromettere la loro crescita.

Aumentare il consumo di nutrienti "pregiati"

Oltre che da un aumento del fabbisogno di energia, l'adolescenza è caratterizzata dall'aumento del fabbisogno di alcuni nutrienti: proteine, ferro, calcio e vitamine A, C e D. Per fornire all'organismo tutto ciò di cui ha bisogno, occorre aumentare il consumo di carne e pesce (ottime fonti di proteine e ferro), latte e yogurt (ottime fonti di proteine e calcio), frutta e verdura di tutti i colori (segno della presenza di una varietà di vitamine, minerali e altre sostanze protettive). Latte e yogurt, in particolare, non dovrebbero mai mancare nella dieta dell'adolescente.

Calcio e ferro sono vitali, soprattutto per le ragazze

La ragazza adolescente ha un fabbisogno particolare di calcio e di ferro. Se nella sua alimentazione non c'è abbastanza calcio, le ossa si calcificheranno poco. Le conseguenze non si vedono subito, ma quando sarà grande ed entrerà in menopausa correrà un rischio di osteoporosi anche grave. Allo stesso modo, l'inizio del ciclo mestruale fa aumentare la richiesta di ferro, la cui carenza può portare ad anemie. Una ragazza anemica si stanca più facilmente e non riesce ad affrontare altrettanto bene gli impegni della vita, fra i quali lo studio.

Meglio non mangiare sempre le stesse cose, ed evitare diete "strane"

Gli adolescenti tendono spesso a seguire mode, stili di vita e credenze alimentari poco salutari. Soprattutto, tendono ad avere una dieta monotona, e a tutte le diete monotone mancano dei nutrienti importanti. Le ragazze, ad esempio, tendono a seguire diete fai-da-te o lette su giornali e riviste, che spesso escludono alimenti importantissimi come la carne e il pesce, sono quindi sbilanciate e certamente non adeguate alle esigenze individuali. Una dieta affrontata per qualsiasi ragione, incluso il desiderio di perdere peso, se necessaria, deve prevedere il confronto con il medico che conosce le condizioni generali di salute del ragazzo o della ragazza, deve sempre essere personalizzata e preparata da un esperto con competenze in nutrizione. I ragazzi invece spesso decidono da soli di consumare grandi quantità di carne o uova, oppure prediligono cibi da fast food (panini, fritture, bibite zuccherate, ecc...) e tendono a mangiare poca frutta e verdura e bere poco latte. Le conseguenze possono essere l'aumento di peso e il rischio di aumento, già a questa età, del colesterolo nel sangue. Ragazze e ragazzi vanno invece indirizzati verso un'alimentazione completa e varia.

Attenzione alle estremizzazioni

L'adolescenza è un'età molto delicata, perché caratterizzata da importanti mutamenti psico-fisiologici, tra cui soprattutto un rapido accrescimento della statura e la maturazione delle proporzioni del corpo e dei caratteri sessuali. L'immagine di sé può essere influenzata da modelli e spinte sociali, spesso contraddittori, che possono far sviluppare un'insoddisfazione per il proprio corpo. Tale insoddisfazione può essere generata anche dai cambiamenti corporei, visti come contrari a certi ideali estetici, a volte troppo estremizzati. Tutti questi fattori possono favorire comportamenti anomali per il controllo del peso, tra cui l'adozione di schemi alimentari disordinati e squilibrati, spesso tanto ristretti e monotoni da provocare la carenza di nutrienti indispensabili e frenare il processo di crescita, che nel periodo dello sviluppo puberale è molto marcato. L'adolescenza, infatti, è anche il periodo del ciclo della vita in cui è più comune osservare la comparsa dei disturbi dell'alimentazione, che comunque affondano le radici nelle fasi precedenti.

Lo sport aiuterà lo scheletro per tutta la vita

Per avere ossa forti anche da anziani, quando l'osteoporosi può colpire, il calcio del latte e dello yogurt è importante, ma da solo non basta. Perché si fissi nelle ossa, queste devono "lavorare", e il modo migliore è avere uno stile di vita attivo. Le raccomandazioni internazionali sull'attività fisica per la salute degli adolescenti sono le stesse che valgono anche nelle fasce di età precedenti. In sintesi, è indicato un minimo di 60 minuti al giorno di attività fisica moderata-vigorosa, per la maggior parte aerobica (cioè di bassa intensità e lunga durata, come camminare, nuotare, andare in bicicletta), aggiungendo anche un'attività di potenziamento muscolare, che rafforzi muscoli e scheletro, almeno 3 volte a settimana. Durante l'adolescenza infatti - e solo nell'adolescenza - ciascuno di noi accumula nelle ossa una "riserva" di calcio che le proteggerà per tutta la vita, soprattutto nella terza età, quando l'inevitabile e fisiologica perdita di massa ossea determinerà un accentuato rischio di osteoporosi, malattia che rende le ossa fragili e suscettibili di fratture.

Alcol e giovani

I giovani percepiscono l'uso dell'alcol come un modo per avere gratificazione sensoriale, per soddisfare le necessità sociali, per assecondare la cultura dello "sballo", per non sentirsi esclusi e per intensificare i contatti con i coetanei e l'avvio di nuove relazioni. Il consumo di bevande alcoliche in età precoce può però compromettere lo sviluppo del cervello durante l'infanzia e l'adolescenza, in particolare nella regione corticale della zona pre-frontale, quell'area che è responsabile dell'attenzione, delle emozioni e delle decisioni consapevoli; inoltre, è un fattore predittivo di futuri danni alla salute perché associato con un rischio maggiore di dipendenza e abuso di alcol in età successive. Per di più, il rischio tra i giovani è legato al fatto che, in genere, essi tendono a consumare grandi quantità di alcol in un'unica occasione (binge drinking) e in un ristretto arco di tempo, o concentrato nel fine settimana, il che li mette a rischio ancora più elevato di intossicazione acuta da alcol. Il binge drinking può anche essere aggravato dall'uso di energy drink, che spesso i giovani associano all'alcol nell'idea di poter "resistere" di più: tali bevande, infatti, contengono in quantità variabili caffeina, glucosio, taurina e altre sostanze, che possono contrastare gli effetti sedativi dell'alcol, ma non quelli tossici.

Se leggi la scheda con attenzione, imparerai tutto quello che è veramente importante sapere su questo argomento... e solo quello :)