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Le bevande alcoliche

L'alcol etilico, prodotto dalla fermentazione da parte dei lieviti dello zucchero contenuto nell'uva e in alcuni cereali, è la sostanza più rilevante di bevande come vino, birra, distillati e liquori. Una volta ingerito, l'alcol viene rapidamente assorbito ed esercita diversi effetti su cervello e sistema nevoso, metabolismo e stato di nutrizione. L'alcol, infatti, è un composto estraneo che il nostro organismo cerca di smaltire il prima possibile, spesso a scapito di altre funzioni importanti, e che può tollerare solo entro certe quantità.

L'alcol non è un nutriente ma una sostanza tossica

L'alcol ha effetti tossici su pressoché tutti gli organi del nostro corpo. Quando si ingerisce dell'alcol, il fegato si mette subito al lavoro per metabolizzarlo, cioè per trasformarlo in un composto meno tossico. Ma nel suo lavoro ne sopporta per primo le conseguenze ed è per questo uno dei primi organi a soffrire nelle persone che bevono alcolici. Anche cavo orale, faringe, laringe, esofago, stomaco soffrono direttamente per l'ingestione delle bevande alcoliche, così come organi più "lontani", come la mammella.

È inoltre una sostanza psicoattiva, che può avere un effetto negativo su una serie di aspetti della vita dei bevitori e delle loro famiglie, danneggiandone lo stato di salute e di benessere.

Le bevande alcoliche sono diverse tra loro

La quantità di alcol etilico dipende dal tipo di bevanda. A parità di volume è più bassa nella birra, un po' più alta nel vino e decisamente più alta nei cosiddetti "superalcolici", come liquori e distillati. Il grado alcolico è espresso sull'etichetta della bevanda come percentuale di volume di alcol. Se vogliamo ottenere la quantità in peso di alcol che andremo a bere, dobbiamo moltiplicare il grado alcolico per 0,8 (che è la densità dell'alcol). Otterremo così la quantità in grammi di alcol contenuta in ogni 100 millilitri di bevanda. Per fare qualche esempio, in 100ml di una birra a 5%vol ci sono 4 grammi di etanolo (5 x 0,8) che diventano 13,2 in una lattina da 330ml (4 x 3,3).

Quanto si può bere dipende soprattutto dall'età, dal sesso e dalla "taglia" corporea

I giovani uomini adulti sono quelli che metabolizzano meglio l'alcol, e quindi tendono a subire meno effetti acuti, soprattutto sul sistema nervoso. A parità di età e peso corporeo, la donna metabolizza l'alcol con minore efficienza. Gli anziani metabolizzano meno degli adulti, e i bambini ancora meno e anche per questo non devono bere almeno fino a 18 anni.

Oltre all'efficienza del metabolismo, condizionata da sesso ed età, l'entità degli effetti dell'alcol, soprattutto sul sistema nervoso, dipende anche dall'acqua totale corporea, cioè l'acqua disponibile nei tessuti corporei per diluirlo dopo assorbimento intestinale: la quantità di acqua presente non è correlata al peso corporeo, ma alla quantità di massa magra.

Le linee guida dei vari paesi raccomandano di non bere alcolici, o in alternativa, se si sceglie di bere, ne indicano in un consumo "a basso rischio": meno di 20 grammi al giorno per l'uomo (poco meno di due bicchieri di vino a bassa gradazione oppure due lattine di birra a bassa gradazione, o due bicchierini di superalcolico), o di 10 per la donna e gli anziani. "A basso rischio" significa che a queste quantità i rischi, pur se presenti, sono bassi. Tale limite è costantemente in fase di revisione alla luce dei risultati della ricerca, che mettono in evidenza un aumento di rischio di cancro anche per consumi di dosi minime di alcol.

Non ci sono antidoti agli effetti acuti e cronici dell'alcol

Bere troppo alcol tutto insieme produce molti effetti sgradevoli. Il più visibile è lo stato di ubriachezza, con evidenti alterazioni nervose e comportamentali, ma ci possono essere anche vomito e disidratazione, ipoglicemia (calo degli zuccheri), acidità gastrica, mal di testa, acidosi del sangue, fino al coma. Per tutto questo, nessuno dei tanti rimedi popolari, dal caffè amaro al latte e miele, è efficace. In un uso cronico, invece, anche quantità molto inferiori a quelle necessarie per l'ebbrezza danneggiano molti apparati dell'organismo. Le conseguenze principali sono gravi alterazioni neuropsichiatriche (psicosi), steatosi, cirrosi, infiammazioni e malattie del sistema digerente. Anche in quantità molto basse l'alcol è un serio fattore di rischio per i tumori, soprattutto del cavo orale, del fegato, e di tutto il tratto gastrointestinale, ma anche di organi lontani come polmone e mammella.

L'alcol è fonte di calorie, e dunque fa ingrassare

Ogni grammo di alcol etilico apporta circa 7 chilocalorie, ossia un quantitativo quasi doppio rispetto a proteine e carboidrati (4kcal), e quasi uguale a quello dei grassi (9kcal). Si tratta di calorie "vuote", perché prive di qualsiasi nutriente utile per l'organismo. Di esse bisogna quindi tener conto, soprattutto quando ci sono problemi di sovrappeso e si segue una dieta dimagrante. Un bicchiere di vino ha le stesse calorie di un cucchiaio di olio.

L'alcol può interagire con i farmaci, con effetti pericolosi

Il fegato è il principale organo che provvede alla metabolizzazione, e quindi all'eliminazione dall'organismo, dei farmaci. Come tutte le altre funzioni del fegato, anche questa viene pesantemente condizionata dall'assunzione di alcol. Il consumo occasionale di bevande alcoliche può prolungare gli effetti (anche tossici) del farmaco che si sta assumendo, mentre l'uso cronico dell'alcol può far diminuire le concentrazioni ematiche del farmaco. Queste reazioni sono imprevedibili e per questo ancora più pericolose. Particolarmente gravi e pericolose possono essere le interazioni con i farmaci anticoagulanti (con rischio di emorragia), con il paracetamolo, l'acido acetilsalicilico, con i sali di litio e gli psicofarmaci (ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici ecc...).

Alcune persone devono evitare di bere alcolici

Le bevande alcoliche vanno escluse dalla dieta di donne in gravidanza e allattamento, bambini e adolescenti. L'alcol, infatti, interferisce negativamente con lo sviluppo del bambino a qualunque età. Anche gli anziani dovrebbero ridurne il consumo, perché hanno un metabolismo più lento e delicato, una minore presenza di acqua corporea, un'alimentazione spesso non equilibrata e un probabile uso di farmaci.

Se leggi la scheda con attenzione, imparerai tutto quello che è veramente importante sapere su questo argomento... e solo quello :)